Era impiegato postale quando lasciò il Polesine nel 1879, diretto a New York dove, dopo aver sperimentato diversi lavori, iniziò a fare il giornalista per il periodico Il Progresso Italo-Americano. Qui apprese lo stile americano, stringato e con pochi aggettivi, di giornalista che verifica sempre di persona, ben diverso da quello italiano degli stessi anni. Al suo ritorno in Italia fu apprezzato… (more)
Era impiegato postale quando lasciò il Polesine nel 1879, diretto a New York dove, dopo aver sperimentato diversi lavori, iniziò a fare il giornalista per il periodico Il Progresso Italo-Americano. Qui apprese lo stile americano, stringato e con pochi aggettivi, di giornalista che verifica sempre di persona, ben diverso da quello italiano degli stessi anni. Al suo ritorno in Italia fu apprezzato come giornalista e scrittore e diventa inviato di guerra per Il Corriere della Sera. Raggiunto il ruolo di redattore capo del Corriere della Sera, nel 1901 abbandona il giornalismo e diventa studioso di immigrazione attraverso la carica di Ispettore viaggiante del Commissariato sull'Emigrazione Nazionale, istituito nello stesso anno. Effettua quattro ispezioni: in Brasile, in Sudafrica, negli Stati Uniti d'America e in Argentina.
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