Sposata dal 1881 con il nobile diplomatico Alberto Roti, pubblicò nel 1890 a Firenze il suo primo libro, Acque forti (raccolta di racconti), e collaborò con due riviste: Rivista italiana di scienze, di lettere, arti e teatri e La donna. Come pseudonimo di scrittrice scelse Regina di Luanto, anagramma del suo nome (Guendalina Roti), mentre nella vita quotidiana si fece chiamare Anna Roti, usando il cognome del marito.